La celebrazione eucaristica- sul piazzale del Campanile della basilica della Madonna del Carpinello – officiata dal vescovo di Nola, Beniamino Depalma ha segnato a luglio l’inaugurazione delle manifestazioni ed iniziative, che si svolgeranno fino ad agosto del 2014, nelle realtà dell’emarginazione sociale, in cui operano le Piccole Apostole ed i Missionari della Divina Redenzione, in Italia, America latina ed India, riscoprendo il senso dell’impegno etico-religiosa e civile di padre Arturo D‘Onofrio, la cui proclamazione di a Servo di Dio, costituisce il primo gradino per l’elevazione agli onori degli altari, a conclusione dell’iter della canonizzazione già avviato dalla Chiesa cattolica.
Il centenario della nascita di padre Arturo ricorre l’8 agosto del 2014. Una ricorrenza, che Visciano e la Piccola Opera della Redenzione, con le due famiglie costituite dalle Piccole Apostole e dai Missionari della Divina Redenzione, si apprestano a vivere con intensità di fede e di condivisione; e con loro, coinvolti i tanti, fedeli e devoti dell’Apostolo della Carità, ma anche coloro che, nell’agnostica laicità di pensiero, ne riconoscono e rispettano la dimensione civile ed umanitaria, come accade, tanto per dire, per San Filippo Neri, San Giovanni Bosco o Santa Maria Teresa di Calcutta . E l’ Anno arturiano, quello apertosi il sei luglio scorso, sarà scandito da manifestazioni ed iniziative, i cui profili tematici, forniranno motivi di analisi e riflessione sull’azione svolta dal fondatore della Piccola Opera, a cominciare dai turbinosi anni del dopo-guerra, a favore dell’infanzia e delle giovani generazioni sottratte alla marginalità sociale. Un’azione, le cui valenze interpellano gli uomini del nostro tempo, affinché si liberino dai particolarismi e dagli egoismi, per aprirsi al prossimo sofferente e che anela alla giustizia e alla dignità dell’umana condizione. Una missione, che dalla piccola Visciano, diventata Città della carità, si é venuta propagando non solo in Italia, ma- dagli anni ‘70 in poi- anche nelle aree dello sviluppo civile negato dell’ America latina e, più recentemente, in quell’ India, che compone con Cina, Corea del Sud, Giappone, Hong Kong lo scenario asiatico della super-produttività dell’ opulenta economia globalizzata dell’età post-industriale, anche se in fase di relativo rallentamento nel decorso biennio. Ed é l’ India dell’eccellenze formative delle Facoltà universitarie per ingegneristica, informatica, robotica, cibernetica, tra cui spiccano – in assoluto e su scala internazionale, eguagliando, se non superando negli sviluppi della ricerca scientifica sia lo statunitense Mit che l’Università di Pechino– quelle di Nuova Delhi. Ma nell’ India, popolata da un miliardo di abitanti, nonostante l’imponente impulso allo sviluppo della ricerca scientifica, realizzando a Bangalore quello ch’è considerato il più grande distretto mondiale dell’ innovazione tecnologica, perdurano diffuse ed accentuate condizioni di arretratezza civile ed economica, soprattutto nelle regioni di periferia. Uno stato di fatto, che contraddice l’universalità del messaggio della non–violenza, propugnato e attuato da Mahatma Gandhi, per approdare alla decolonizzazione dalla plurisecolare dominazione britannica della terra del Gange. Messaggio di non–violenza, pervaso della più profonda i cultura mistica orientale, da intendere e vivere come somma di beni, da cui scaturiscono pace e giustizia.
ANNO ARTURIANO E SOLIDARIETA’
A segnare l’apertura dell’ Anno arturiano, la celebrazione eucaristica, come si ricorderà, officiata il 6 luglio scorso – sul piazzale del Campanile della basiilica della Madonna del Carpinello – dal vescovo di Nola, Beniamino Depalma, con il contrappunto dell’intervista a padre Arturo, realizzata nel ’70 dalla Rai. Un importante documento storico-religioso, per inquadrare la visione dell’Apostolo della carità, per il quale la Chiesa cattolica ha avviato il percorso di canonizzazione per gli onori degli altari, con il primo tassello della proclamazione di Servo di Dio. Tra le manifestazioni in programma, da evidenziare per lo scorcio finale dell’anno in corso, la Festa dei popoli, in agenda il 5 ottobre, a Visciano. Il due novembre, rendez-vous, a Nola, all’Eremo dei Camaldoli , raro modello di borgo sacro–rurale, con le funzioni produttive di agricoltura biologica di recente recupero e valorizzazione. Tema di riflessione, ” Padre Arturo, l‘aspetto medico ed etico della sofferenza“, il 28 dicembre sarà la Giornata di spiritualità per laici e componenti di movimenti ed associazioni. Più che intensa la sequenza delle iniziative per il 2014. In primo piano, il convegno del 12 aprile nell’Istituto Anselmi, a Marigliano, che focalizzerà l‘ aspetto pedagogico del carisma arturiano. A maggio- con data ancora da definire- la Piccola opera della Redenzione sarà a Roma in udienza con Papa Francsco, mentre a Pompei il 17 si tratteggeranno i profili ed i valori, rappresentati dalla figura di Maria nella vita di padre Arturo. Il 14 giugno Visciano ospiterà il Meeting dei giovani. Nella lettera del 19 giugno, firmata da padre Vito Terrin, con cui viene annunciato l’ Anno arturiano, se ne puntualizzano lo spirito e le finalità. “Un cammino di riscoperta di ciò che il Servo di Dio é stato ed ha realizzato come sacerdote e fondatore….Un Anno arturiano che non sia solo celebrativo o commemorativo, ma occasione propizia, per riscoprire la grandezza del suo Sacerdozio ed Apostolato, visto, che partendo da queste terre benedette da Dio, dove egli é vissuto ed ha fondato le nostre due Congregazioni, si é poi lanciato con lo stesso entusiasmo apostolico verso altre regioni d’Italia e incluso in vari Paesi del Terzo mondo”.