
Profondo rammarico per l’occasione persa e delusione per le modalità e i risultati del congresso cittadino di Fratelli d’Italia. È quanto esprime Salvatore Auriemma, segretario uscente della sezione locale del partito e assessore del Comune di Pollena Trocchia.
«Il congresso di domenica scorsa ha sancito il fallimento di qualsiasi proposito di rinnovamento, ringiovanimento, ricambio generazionale e partecipazione per il gruppo locale di Fratelli d’Italia. La mia mancata candidatura all’incarico di segretario cittadino voleva essere un primo passo verso un percorso di vero rinnovamento e allargamento della partecipazione alla vita della sezione cittadina. Devo constatare, non senza dispiacere, che il recente congresso e i suoi risultati hanno rappresentato una brusca inversione di tendenza, non solo rispetto alle volontà anzidette, ma anche rispetto ai proclami di quanti, candidandosi alle ultime elezioni comunali contro l’attuale Amministrazione, chiedevano a gran voce ricambio generazionale e vento di novità. Adesso, nel partito del quale ho rappresentato una parte importante, con risultati elettorali sempre al di sopra della media provinciale napoletana, non hanno saputo portare alcun cambiamento» ha detto Auriemma.
«Il nuovo segretario cittadino di Fratelli d’Italia, di certo anagraficamente non giovane, è stato a lungo consigliere comunale. Nel direttivo eletto con lui figurano candidati non eletti alle ultime comunali con la minoranza consiliare, nominati e/o proclamati per “acclamazione” da un gruppo sparuto di persone, quasi tutte finite ad avere un incarico. Dov’è il rinnovamento richiesto e promesso? Dove sono tutti gli iscritti? Perché non hanno preso parte al congresso?» ha aggiunto il segretario uscente.
«Su circa 250 tesserati di Pollena Trocchia, erano presenti una ventina di persone, solo il 10% del totale, come riscontrabile dalle fotografie pubblicate sulla pagina ufficiale del partito locale. Dov’erano gli altri? Perché tanti tesserati hanno scelto di non partecipare? Forse perché non contenti della scelta del segretario, non realmente vicini all’area politica del partito o semplicemente distratti? Dove sono il consenso e il cambiamento di rotta promessi?» si è chiesto ancora l’assessore Auriemma.
«Per onestà – ha concluso – sarebbe opportuno dare risposta a questi interrogativi, invece di esultare per una battaglia non combattuta da nessuna controparte e caratterizzata, tra l’altro, da una partecipazione deludente. Il rammarico non significa che fermerò, insieme agli amici storici locali, la nostra politica del territorio, al di là delle tessere di partito».