Anno col botto per la vulcanica Assunta Pacifico, A figlia d’’o Marenaro”, ribattezzata dai suoi fan ed ammiratori “la “Regina di Napoli” che, questa mattina 10 dicembre, a Venezia ha ricevuto il premio Premio di San Marco Leone d’oro di Venezia, un riconoscimento di prestigio mondiale, nell’ambito del Gran Premio Internazionale di Venezia 2021, consacrando, di fatto, una storia imprenditoriale contraddistinta da sacrificio, coraggio e tanto amore.
Alla presenza del marito Nunzio Scicchitano, con cui trent’anni fa (30 anni di attività lo scorso 16 giugno), ha fondato il ristorante in via Foria e noto brand partenopeo ‘A figlia d”o Marenaro”, Assunta Pacifico, emozionatissima, ha dichiarato:” Che emozione sarebbe per i miei genitori vedermi qui. Grazie a loro è iniziato tutto questo: e vorrei dedicare a mia mamma e mio padre, prima di tutto, questo traguardo. 30 anni fa, il 16 giugno 1991, ho aperto il mio ristorante ‘A Figlia d”o Marenaro, in via Foria. Una delle strade più borboniche di Napoli. Io e mio marito, Nunzio, fedele compagno di vita e lavoro, abbiamo affrontato tanti sacrifici, delusioni, problemi. Ancora oggi, non mancano mai difficoltà da superare, ma i nostri sogni sono stati sempre più forti. In realtà, il nostro ristorante non è un ristorante: è la nostra casa.
Ed è il luogo dove abbiamo vissuto i compleanni dei nostri figli, degli anniversari, delle festività. E’ la casa che condividiamo con il nostro staff, che poi è in realtà la nostra famiglia allargata. E’ il luogo dove accogliamo i nostri clienti, che poi diventano amici.
Mi piace vedere ‘A figlia d”o Marenaro come una “bottega”, un luogo dove si impara – mi ricorda quella di mio padre in questo senso -, si fa insieme e si divulga la storia del proprio territorio. Ed quello che noi facciamo, da anni, mettendoci al fianco dei contadini, pescatori, allevatori, artigiani che sono cresciuti al nostro fianco e hanno condiviso la nostra filosofia. E che, anche grazie a loro, ci permettono di trasmettere emozioni nei nostri piatti.
Abbiamo la fortuna di essere nati a Napoli, una grande città, che ha fatto e fa parlare sempre di sé nel mondo, nel tempo, in tutte le lingue. Napoli è la nostra prima musa ispiratrice e quindi è anche a lei va questo riconoscimento.
Va anche a tutti i bambini che corrono per i suoi vicoli e sognano un domani migliore, a tutti coloro che studiano – io non l’ho potuto fare -, che si impegnano ad affrontare con sacrificio la vita per sé stessi e la propria famiglia.
Al mio compagno di vita, Nunzio, ai miei gioielli, Giuseppe, Carmela e Maria, a tutti coloro che mi vogliono bene e mi vogliono bene così come sono. Al mio sogno ‘A figlia d”o Marenaro, che è un modo di raccontare il nostro territorio e le nostre passioni. Ai sogni belli e buoni, che diventano realtà. Sempre se ci credi”.
Una storia di vita e di lavorro quella di Assunta Pacifico che parte da lontano, quando, a soli sette anni, ha iniziato a lavorare nella bottega dei genitori, passando le ore intere su una cassetta di birra a pulire le cozze. Oggi, grazie a lei, alla sua esuberante voglia di vivere, la storia dell’autentica “zuppa di cozze”, del “brodo di polpo” ed altri piatti di mare tipici partenopei fanno il giro del mondo e portano a Napoli tanti curiosi e turisti.
Un anno di trionfi e grandi soddisfazioni, l’ultimo il mese scorso, con l’onorificenza “Les Toques Blanches d’Honneur”, premio alla carriera, ai cuochi associati APCI, nonchè il riconoscimento da Coldiretti Campania e Coldiretti Donne Impresa Campania quale imprenditrice esemplare e testimonial regionale dell’iniziativa nazionale #solodalcuore, una mobilitazione di solidarietà con la quale le imprenditrici agricole della Coldiretti stanno raccogliendo fondi per la costruzione in Africa di un reparto di maternità e di una scuola per neo ostetriche a Rumbek, in Sud Sudan.
Ed è sempre attenta alla beneficenza: il prossimo 21 dicembre, infatti, a Palazzo Caracciolo (ore 19), si terrà una serata di beneficenza in cui sarà presentato del nuovo calendario “Napule è ‘nu regno antico, ‘nu regno ‘e mare”, ispirato all’arte di Caravaggio (e in generale al Barocco a Napoli) e dedicato al mitili, al fine di raccogliere fondi per i bambini del Santobono Pausilipon.
CG