Venerdi prossimo, 3 luglio, alle ore 10,30, presso il municipio di Montefalcione (AV) sarà presentato il laboratorio di promozione del territorio vitivinicolo irpino, per promuovere strategie ed interventi sul territorio in grado di accrescerne attrattività e fruibilità, contribuendo così anche all’ulteriore valorizzazione economica delle produzioni enologiche, individuando le cantine come punti nodali di una rete di risorse territoriali cui integrare il patrimonio enogastronomico locale con quello culturale e ambientale.
Una strategia mirata che prevede varie fasi che comprendono un’attività conoscitiva di lettura territoriale, seguita dalla formazione, partecipazione e condivisione dei risultati ed, infine, una modulazione dell’offerta turistica che preveda la realizzazione di itinerari tematici sul territorio comunale e proiezione intercomunale come parte di una più ampia Strada del vino e dei sapori che dovrebbe dipanarsi nell’intera Irpinia vitivinicola.
Nell’incontro sarà illustrato il progetto Greco di Tufo, realizzato dalla giornalista d.ssa Carmen Guerriero, presente all’incontro, d’intesa con Teobaldo Acone e sostenuto dall’Associazione Nazionale di Città del Vino, presidente Floriano Zambon, per il quale è stato realizzato il protocollo d’intesa col Comune di Avellino e la Regione Campania, per la promozione e valorizzazione del territorio vitivinicolo e lo sviluppo del “turismo enogastronomico” che coinvolge l’intera filiera produttiva.
All’evento presenzierà Maria Antonietta Belli, Sindaco di Montefalcione, Teobaldo Acone, Ambasciatore dell’Associazione Nazionale Città del Vino, Felice D’Amora, Dottore Commercialista, Rossano Pazzagli, docente di storia del territorio e dell’ambiente all’Università del Molise e promotore del corso di laurea in Enogastronomia e turismo a Termoli, Clelia Cipolletta, Architetto Wine designer e delle aziende interessate.
L’evento sarà trasmesso anche tramite videoconferenze, sito web, pubblicazioni su quotidiani e periodici di settore e sulla rivista mensile “Terre del Vino”. (Credit foto Carmen Guerriero)
Massimo Antonino Cascone