- Federica Guerriero
Dal 4 aprile al 21 giugno 2020, Palazzo dei Pio di Carpi (MO) ospiterà la mostra “Rare pitture. Da Guercino a Mattia Preti a Palma il Giovane”, un’inedita selezione di un centinaio di dipinti e disegni, da anni nei depositi dei Musei carpigiani, che sarà esposta al pubblico in anteprima rispetto alla futura Pinacoteca di Carpi, ancora oggetto di restauro per i prossimi anni e di riallestimento nelle cosiddette Stanze del Vescovo, poste nel corpo di fabbrica che connette la porzione centrale rinascimentale del Palazzo con il quattrocentesco Torrione degli Spagnoli.
Due gli itinerari contemplati in parallelo, lungo l’infilata di cinque ambienti delle Stanze del Vescovo oltre a due sale concepite come deposito accessibile al pubblico: il primo itinerario, presentato e reinterpretato nella mostra Rare pitture, troverà spazio nelle logge rinascimentali del Palazzo dei Pio e nella sala Manuzio, ognuna delle quali concepita come spazio autonomo, ma collegata all’altra, come capitolo di un’unica storia.Rare pitture si aprirà con alcune grandi tele, esemplificative della pittura emiliana del tardo Cinque-Seicento, di autori quali lo Scarsellino, del carpigiano Bonaventura Lamberti, di Girolamo Martinelli, di Sigismondo Caula, provenienti dalle chiese del territorio e dalle collezioni locali, affiancati da capolavori come Il Battesimo di Cristo di Denys Calvaert, L’allegoria del Vizio e della Virtù di Palma il Giovane.
Tra queste spicca La vendetta di Progne di Mattia Preti, dipinto di particolare importanza storica e iconografica, che rimanda ad altri di analogo soggetto realizzati dall’artista calabrese, primo fra tutti Il banchetto di Erode, ora a Toledo, e Le nozze di Cana della National Gallery di Londra, per i dettagli del banchetto e la ricchezza dei particolari. Il mito di Procne e Filomela, se si escludono alcune illustrazioni librarie a partire del primo Cinquecento, costituisce un soggetto rarissimo nella produzione artistica moderna. Definito nel suo svolgimento da Ovidio nelle Metamorfosi, narra la vicenda di Procne (gr. Πρόκνη) mitica figlia di Pandione, re di Atene, andata in sposa per motivi politici a Tereo, Re di Tracia, che si vendica della violenza del marito Tereo sulla sorella Filomela con la più impensabile delle vendette: uccidono il piccolo Iti – figlio e nipote – e ne cucinano le tenere carni dandole in pasto a Tereo e mostrandogli a fine banchetto la testa esangue del bambino, come rappresentato nel dipinto carpigiano.
La rassegna prosegue con la sezione dal titolo Copie da… la grande pittura del Cinque-Seicento a Carpi, che ripropone copie coeve di grande qualità delle opere più celebri dei pittori di scuola bolognese, da Guercino ai Carracci, ma anche del Correggio e di Giorgione. A questi si aggiunge un nucleo di lavori di notevole valore provenienti da collezioni private, di ambito romano o toscano.
I ritratti occupano una parte consistente nella collezione carpigiana; qui si trovano dipinti che legano un ampio arco temporale che dal Seicento giunge fino ai primi del Novecento: dal Filosofo, attribuito a Jusepe de Ribera al Ritratto di giovane donna di Orfeo Messori, passando attraverso opere di grande raffinatezza, come il Ritratto di principessa di casa Pio di scuola emiliana del XVI secolo, il Ritratto di Francesco IV d’Este di Luigi Manzini o ancora il Ritratto di Ciro Menotti di Geminiano Vincenzi.
Chiude idealmente il percorso un gruppo di lavori del Sette e Ottocento, con soggetti di vedute urbane di Carpi, dei suoi monumenti, e della campagna emiliana.
Nell’occasione, sarà pubblicato il primo volume del nuovo catalogo dei dipinti (APM editore), oltre 140 schede approfondite, con opere databili dal XV al XVIII secolo, cui seguirà il secondo volume riguardante la pittura ottocentesca.
La rassegna, curata da Manuela Rossi, direttrice dei Musei di Palazzo dei Pio, è stata ideata e prodotta dal Comune di Carpi – Musei di Palazzo dei Pio, col contributo di Fondazione Cassa Risparmio di Carpi, Assicoop Modena & Ferrara.
“Una mostra per raccontare la nuova futura Pinacoteca di Carpi. Oltre alla presentazione del nuovo progetto di Pinacoteca – dichiara Manuela Rossi, curatrice della mostra – che nascerà alla conclusione dei cantieri in corso nelle stanze del Vescovo, vera protagonista del percorso è la collezione di dipinti (con una selezione di disegni) dei Musei carpigiani. Le opere esposte in mostra andranno a integrare quelle rinascimentali già esposte nell’Appartamento nobile e nel Museo della Città, rendendo finalmente accessibile dopo tempo quasi tutta la collezione pittorica”.
RARE PITTURE. Da Guercino a Mattia Preti a Palma il Giovane
Pinacoteca di Carpi (MO) | Musei di Palazzo dei Pio (piazza dei Martiri, 68)
4 aprile – 21 giugno 2020
Orari:
da martedì a giovedì, ore 10-13
da venerdì a domenica e festivi, ore 10-18
Biglietti:
intero 8 euro
ridotto 5 euro
Informazioni: tel. 059/649955 – 360
www.palazzodeipio.it/imusei
musei@carpidiem.it
Milanese di nascita, studi universitari, ha maturato la sua passione per il turismo enogastronomico, le tradizioni popolari, la storia e la cultura degli alimenti durante i numerosi viaggi in giro per il mondo, grazie anche alla padronanza di diverse lingue, come inglese e francese. Collabora come freelance anche per altre testate giornalistiche registrate, come Mondo in Tasca, Giornale di Cultura del viaggiare on line a pubblicazione quotidiana.